“Sono geloso di mio figlio”
La nascita di un bambino può comportare la destabilizzazione di alcuni matrimoni. “Sono geloso di mio figlio” è un pensiero prodotto da uno dei due coniugi, che soffre per non essere più l’unico oggetto d’amore del proprio partner. Un marito non si sente più al centro dell’attenzione della sua donna e ritorna a comportarsi come un bambino offeso, geloso e indispettito. Questo sentirsi escluso gli fa implicitamente desiderare di occupare il posto di suo figlio. Non ottenendolo, s’infuria e si lamenta. Una moglie invece che vede tutte le attenzioni di suo marito verso il figlio, si sente messa da parte e comincia a comportarsi coma un’addolorata e disperata mamma. Il suo sentirsi esclusa le fa desiderare di non aver mai messo al mondo quel piccolo che adesso è diventato il suo rivale.
Il disinnamoramento
Queste emozioni pregne di cattiveria e invidia non fanno altro che cominciare a corrodere l’affetto verso il partner, accusato di essere un compagno che trascura e ignora la propria amata. Nel libro“Fili spezzati” gli autori Francesco Berto e Paola Scalari scrivono «il sé infantile, rimasto inalterato all’interno dell’adulto, rivendica un’esclusiva attenzione del consorte». Infatti se non l’ottiene si esaspera. Viene travolto dalla gelosia. Così per esempio un uomo, invidioso del posto che il figlio occupa nella pancia della sua donna, incomincia a tradire la moglie già durante il periodo della gravidanza. Queste scappatelle però cominciano già a sfaldare il matrimonio. Una donna così innamorata del suo nuovo ruolo di mamma può disinteressarsi del marito, tanto da dedicarsi esclusivamente al suo piccino. «Le donne appagate dalla maternità si disinnamorano del partner».
Dove porta tutto questo? I matrimoni nei quali ciascun coniuge occupa il posto di un figlio finiscono allora miseramente quando tutta l’attenzione è rivolta verso il neonato.
Per approfondire la tematica clicca qui per accedere alla scheda del libro “Fili spezzati”.