Perché i bambini dicono le bugie?
Perché i bambini dicono le bugie? «Il genitore sorride bonariamente di fronte alle bugie dei figlioletti poiché comprende che il bambino attinge a tutta la sua creatività pur di farla franca» scrivono Paola Scalari e Francesco Berto nel libro “Parola di bambino. Il mondo visto con i suoi occhi”.
Ci vuole una buona immaginazione per creare una buona bugia. È proprio quello che molto spesso fanno i bambini. Affermare sé stessi, sperimentare la propria volontà: questo è l’obiettivo dei bambini quando raccontano bugie. Queste, seppur facilmente individuabili, diventano palestra per far di testa propria.
Bugia o non bugia?
“A casa mia se racconto una bugia prendo le botte. Se invece dico la verità prendo una sberla. Cosa devo fare?”
I piccoli troppo obbedienti non osano svincolarsi dalle pretese dei genitori. Adeguandosi a tutte le loro richiesta. Ma chi si adatta troppo resta però legato al volere di mamma e papà, evitando di pensare con la propria testa. Bambini che non raccontano bugie sono più passivi e immaturi rispetto a coloro che osano farlo. « I ragazzi adattati non sanno cambiare strada poiché hanno troppo bisogno dell’approvazione degli altri. Non creano un’area autonoma dove far dimorare i loro segreti». La più grande bugia, questi ragazzi perfetti, la raccontano a se stessi poiché vivono solo in apparenza, rendendosi persone con cui non è facile relazionarsi perché la loro essenza non è autentica.
Ecco cosa ne pensano i bambini delle bugie:
· “Quando scoprono che ho detto una bugia rispondo subito: ve lo giuro, non sono stata io!”
· “Io per giustificarmi che non ho i colori, i quaderni, le penne e le merendine devo raccontare tante bugie. La mia mamma non ha i soldi per comprarmi tutte queste cose”
· “A volte con le bugie riusciamo a comandare i grandi senza che loro se ne accorgono”
· “Io ho capito che le bugie servono ai bambini per poter assomigliare ai grandi”
· “Le bugie belle sono quelle che vengono scoperte per farci essere quelli che siamo”.