La pedagogia nella narrazione nei genitori
La narrazione nei genitori ha un aspetto pedagogico molto importante. Questa attività è fondamentale per poter rivivere la propria autobiografia e comprendere eventi ai quali non si era dedicata molta attenzione.
«Per ogni genitore poter narrare la propria storia può diventare un esercizio attraverso il quale è possibile individuare le parole adatte per dar forma ai vissuti e ai sentimenti». Rappresenta anche l’opportunità per comprendere come le esperienze e le storie di vita familiare connotino la propria esistenza e quella dei figli. Mamme e papà quindi possono vivere la capacità di comunicare le proprie vicende con la certezza di essere ascoltati, compresi e accettati da chi si presta a intessere questa relazione con loro.
Imparare dagli errori
Paola Scalari e Francesco Berto nel libro “ConTatto” scrivono che «Si può imparare ad ascoltarsi, comprendersi e accettarsi solo se si è stati ascoltati, compresi e accettati». È normale essere preoccupati per la crescita, l’educazione e la vita dei figli, ma è solo con il confronto che la famiglia può riscoprire se stessa e quindi evolversi partendo dai propri timori.
Essere genitori migliori
Con chi possono parlare i genitori? Con un operatore, un consulente, un’assistente sociale, un educatore, un insegnante, uno psicologo, un pediatra o qualsiasi altro professionista. «Per un genitore incontrare un esperto capace di dialogare con lui diventa l’occasione per fare un’esperienza nella quale le proprie preoccupazioni siano accolte, considerate e indagate». L’individuo, che sia la mamma o il papà, sa che sarà ascoltato senza esser giudicato.
Il valore del raccontarsi e dell’ascoltarsi diventa la possibilità per i genitori di riacquistare fiducia nelle proprie capacità. Così madri e padri prendono realmente in considerazione l’idea di “poter fare del proprio meglio”, che non significa accettare di essere genitori sufficientemente capaci bensì a voler esserlo sempre di più.
Per approfondire la tematica clicca qui per accedere alla scheda del libro “ConTatto”.