I gruppi di discussione: la ricchezza del confronto
La genitorialità è qualcosa che va oltre il concepimento. Per divenire un genitore mentale, e non solo biologico, è necessario che mamme e papà affrontino insieme un complesso lavoro interiore. La genitorialità allargata ha reso non solo possibile ma anche fondamentale i gruppi di discussione.
Il primo gruppo di confronto è quello formato dal nucleo familiare in senso stretto: la mamma e il papà devono adoperarsi per il piccolo, ciò significa anche condividerlo con il partner. E automaticamente con l’intera famiglia. Questo è importante affinché il bambino cresca in una famiglia che unisca quella della madre e quella del padre.
Quindi per quanto il termine “genitorialità” sia singolare dal punto di vista grammaticale, in realtà è sicuramente un concetto plurale per quanto riguarda la vita della mamma e del papà.
I gruppi di discussione
Nei gruppi di discussione lo scopo è quello di creare una solida idea di identità genitoriale. Il testo “Nascere e crescere”, a cura di Marcella De Pra e Paola Scalari, mostra l’importanza e l’utilità dei gruppi come luogo dove si possa discutere per sognare il futuro del proprio figlio e per comprendere il proprio ruolo di genitore nella sua vita. Affinché tutti i genitori possano diventare un vero e proprio gruppo è necessaria la presenza di un coordinatore. Questa figura garantisce che madri e padri si incontrino per diventare un gruppo unito che collabori nella formazione della propria identità genitoriale. Il gruppo di discussione permette di imparare a pensare al figlio attraverso l’ascolto delle esperienze dei partecipanti. Ciò che viene richiesto è un pensiero esplorativo che possa attraverso la riflessione giungere alla formulazione di risposte. È il ritmo di questo parlare collettivo che modifica la vita interiore del genitore offrendo un’esperienza che arricchisce l’esperienza familiare.
Per approfondire la tematica clicca qui per accedere alla scheda del libro “Nascere e crescere”.