Educare oggi è più difficile rispetto al passato
Genitori, insegnanti ed educatori condividono il pensiero che educare oggi è sicuramente più difficile rispetto al passato. Queste tre figure, spesso in relazione tra loro, detengono nelle loro mani il futuro dei figli. È necessario creare una rete di collaborazione indispensabile alla crescita sana dei ragazzi che devono saper riconoscere le azioni positive da quelle negative.
La difficoltà di trovare punti di riferimento chiari, l’errato sistemo politico, la mancanza di un welfare a sostegno della genitorialità, il modificarsi della società, l’approdo alla genitorialità in età sempre più avanzata, sono soltanto alcuni dei fattori che rendono il compito dell’educare assai arduo.
I legami familiari, solidi e compatti fino a qualche decennio fa, oggi sono deboli e non duraturi. Si è genitori e nonni per molto più tempo, si diventa persino bisnonni e a volte anche trisnonni. Questo significa che un bambino avrà almeno tre mamme: sua madre, la mamma della mamma e la mamma del papà. Ognuna ritiene di poter dire la sua opinione su ogni aspetto dell’educazione del bambino. Questo genera caos.
Diventare genitori consapevoli
Quanti bambini oggi crescono in famiglie ricomposte o allargate? Che tipo di esperienza educativa fanno i bambini che vivono in queste neo-tribù? Cosa significa educare oggi in queste famiglie? Quali comportamenti sono più adeguati? Cosa si cerca per i propri figli?
Le esperte della formazione educativa Marcella De Pra e Paola Scalari, autrici del libro “Nascere e crescere”, spiegano come queste siano domande difficili che richiedano altrettante difficili risposte. Nel libro si aprono ampie pagine di riflessione personale e sociale, utilissime ai nuovi genitori.
Spesso i genitori di oggi si sentono soli, impotenti e incapaci dinnanzi a un compito così complesso e delicato. Gli autori del libro illuminano il cammino dei futuri genitori, spianando la strada verso l’educazione.
Per approfondire la tematica clicca qui per accedere alla scheda del libro “Nascere e crescere”.