L’affido familiare: una chance per tutti
L’affido familiare potrebbe essere descritto come un ritorno ai comportamenti sociali antichi. I bambini di qualche generazione fa si ricorderanno sicuramente quando si divertivano a giocare per strada nei vari quartieri. Puntualmente dai balconi qualche mamma premurosa imponeva a tutti di “non urlare”, di “comportarsi bene”, di “non correre”, senza alcuna preoccupazione d’invadere campi non propri soltanto perché stava rimproverando figli non suoi. Madri che si prendevano cura dei figli di tutto il vicinato. Oggi prendersi cura di figli non propri, al di fuori di specifiche professioni quali educatori o operatori sociali, non è più contemplato.
L’affido: motivazione sociale
Il libro di Paola Sartori, “Mi affido Ti affidi Affidiamoci”, afferma che l’affido non è una questione di quel determinato bambino o di quella famiglia e neanche dell’istituzione pubblica che si occupa dei servizi sociali, ma è una risorsa a disposizione della comunità sociale.
L’affido familiare è un’esperienza complessa, fatta di diversità che provano a incontrarsi e inevitabilmente a scontrarsi. È questo un primo passo che ci porta a credere che «l’affido rappresenta un’occasione di positivo sviluppo per bambini e ragazzi che la vivono. Quella dell’affido è un’avventura che richiede di poter pensare che è una questione non di singoli sfortunati o di famiglie affidatarie volenterose, ma è una questione di gruppo».
I tre soggetti per i quali l’affido rappresenta una chance:
· Per il bambino che vive in un contesto di difficoltà e per la sua famiglia che ha bisogno di usufruire del sostegno economico
· Per la famiglia affidataria che accoglie per un certo periodo il bambino, affiancandosi anche alla famiglia di origine e ai servizi
· Per i servizi stessi che devono sostenere la crescita del bambino.
L’affido familiare è una chance per tutti questi soggetti che rappresentano la comunità sociale e svolgono uno dei compiti primari di ogni comunità: la protezione dei bambini, dei ragazzi e la tutela dei loro diritti.