Esercizi di coppia: immaginare il proprio figlio
Immaginare il proprio figlio, proiettarlo nel futuro è una prassi per ogni genitore. «Avere un bambino significa interrogarsi sul senso della vita, sul passato, ma anche e soprattutto sul futuro. Sul destino». Sono le parole di Sara Baistrocchi, mamma, moglie ed esperta nel promuovere lo sviluppo di stili educativi.
Attività per riflettere
A chi non piacerebbe anche solo per un attimo essere veggenti e leggere il proprio futuro sul palmo della propria mano? Tanti sono i dubbi che assalgono i genitori: come andrà la gravidanza, come sarà il bambino, come crescerà, come sarà la sua vita…
Nel libro “Genitori fatti ad arte”, l’autrice Sara Baistrocchi propone due attività legate a queste riflessioni:
Le mani luogo di accoglienza
Su un foglio disegnare l’impronta della mano. Scriverci dentro tutte le aspettative legate all’arrivo del piccolo. Per esempio pensieri e riflessioni legati alla gravidanza o cercare di immaginare quale tipo di genitori essere.
Le mani infatti racchiudono in sé molti significati e valori: sono il luogo e lo strumento per eccellenza dell’accoglienza, dell’affetto e del calore umano. «Con le mani si possono custodire le cose più preziose, e poi parlano di noi, di quello che siamo e della vita che facciamo».
Proprio perché le mani sono così importanti, un’altra attività da fare in coppia potrebbe essere quella dell’osservare le mani del proprio partner. È meno artistica dell’esercizio precedente ma sarà molto più profonda.
Osservare le mani a vicenda: la lunghezza delle dita, le unghie, i polpastrelli, le linee che si intersecano, le imperfezioni. Raccontare i propri piaceri, quello che trasmettono. Focalizzare la mani nella mente e provare a ripetere l’esercizio ad occhi chiusi: le sensazioni saranno ancora più forti!
Per approfondire la tematica clicca qui per accedere alla scheda del libro “Genitori fatti ad arte”.