Perché educare alle emozioni? 4 buoni motivi
Conoscere le proprie emozioni contribuisce ad arricchire la propria vita, a migliorare le relazioni e a combattere l’indifferenza sociale.
Il filosofo Galimberti sostiene che «la nostra emotività può essere educata e se vogliamo una società migliore, deve essere educata». Secondo il Dalai Lama invece una delle esigenze più importanti dell’uomo è quella di lavorare sulla “compassione”, intendendo la condivisione e l’empatia, per tenere a bada le emozioni distruttive e favorire una migliore convivenza.
I bambini più sicuri di sé e più felici sono quelli con un’intelligenza emotiva più sviluppata. «L’educazione emozionale non ha l’obiettivo di annullare i conflitti ma di ridurre al minimo quelli inutili e di rendere possibile un confronto sano per affrontare i problemi che la vita offre tutti i giorni”, affermano Lidia Piatti e Alberto Terzi nel testo “Emozioni in gioco”.
Perché educare alle emozioni?
Ma perché interessarsi di emozioni? Ecco alcuni buoni motivi:
· Per favorire i processi di apprendimento, motivazionali e decisionali. Le emozioni facilitano o ostacolano l’apprendimento, condizionano la memoria e influiscono sulle motivazioni, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi. Un ruolo importante è svolto dalle scuole che non possono esimersi dalla necessità di allenare a riconoscere e gestire le emozioni dei figli. Agli alunni vanno insegnati i fondamenti del come trattare i sentimenti, come sviluppare l’empatia, come gestire situazioni conflittuali.
· Per migliorare le relazioni. Le relazioni con gli altri sono caratterizzate da emozioni. Ogni interazione passa dal filtro delle emozioni dei soggetti coinvolti. Saper ascoltare e accogliere le emozioni significa ascoltare e accogliere le persone in modo intimo e profondo, gettando le fondamenta per relazioni uniche e significative.
· Per prevenire, affrontare e risolvere conflitti. Se le competenze emozionali sono importanti per prevenire situazioni problematiche nelle relazioni, sono essenziali anche per risolvere conflitti: quando incomprensioni ed equivoci sono già in atto e possono portare a una crisi del rapporto. Più alto è il livello di competenza emotiva e meno saranno le occasioni di scontro.
· Per comunicare in modo assertivo ed efficace. Nelle relazioni interpersonali la comunicazione ha un ruolo importante e le competenze comunicative presuppongono adeguate competenze emozionali.
Concludendo, l’intelligenza sociale e quella emotiva sono strettamente correlate. Lo sviluppo delle conoscenze delle emozioni farà accrescere sicuramente lo sviluppo di buone relazioni con noi stessi e con gli altri.
Puoi approfondire la tematica con il libro “Emozioni in gioco. Carte per educare alle competenze emotive“.